08 Giu Rc auto: storica pronuncia della cassazione
In caso di incidente stradale con danni importanti all’autovettura (o motociclo) coinvolto, le compagnie assicurative non possono imporre la rottamazione, rifiutandosi di pagare la riparazione perché antieconomica.
È quanto ha recentemente sentenziato la Corte di cassazione in una ordinanza n. 10686/2023 risolvendo una questione ormai aperta da molto tempo e destinata ad assumere notevole importanza pratica. Nello specifico i giudici di legittimità ribadiscono che
“…non si può negare il diritto a far riparare un veicolo danneggiato in un incidente per il solo fatto che il costo delle riparazioni necessarie superi il valore che il mezzo aveva prima del sinistro. Occorre invece verificare se quei lavori facciano aumentare quel valore, procurando al danneggiato un vantaggio che non gli spettava.”
Il che significa che il risarcimento in forma specifica con la contestuale riparazione del veicolo e il ripristino dello stato dello stesso a quello antecedente rispetto al verificarsi del sinistro, è da escludere solo quando la riparazione si renda particolarmente onerosa.
A quali condizioni la riparazione può considerarsi particolarmente onerosa? Il quesito è risolto da un’altra sentenza della Corte di Cassazione (n. 10196/2022) e nello specifico quando il costo della riparazione superi di gran lunga il valore di mercato del mezzo rendendo la riparazione economicamente sproporzionata ma soprattutto attribuendo al danneggiato un ingiustificato arricchimento che, come è noto, è vietato dal nostro ordinamento giuridico.