Agenzia PC Infortuni | Il Tribunale di Cosenza si esprime sul rapporto causale tra cartella clinica (incompleta) e responsabilità medica
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Il Tribunale di Cosenza si esprime sul rapporto causale tra cartella clinica (incompleta) e responsabilità medica

Il Tribunale di Cosenza si esprime sul rapporto causale tra cartella clinica (incompleta) e responsabilità medica

Lo si sa: se nel mondo degli avvocati il contratto è il documento per eccellenza, quello che mette “nero su bianco” le intenzioni di due parti e regolarizza il rapporto. Nella disciplina medica il documento per eccellenza è rappresentato dalla famosa cartella clinica che ha lo scopo di ricostruire il quadro clinico e le vicende che hanno visto impegnato il paziente in Ospedale.

Non dovrebbe succedere ma a volte questa cartella può essere incompleta: cosa succede in questi casi? La responsabilità da malpractice viene meno? Assolutamente no, altrimenti basterebbe non stilare correttamente questa documentazione ed andare automaticamente esenti da responsabilità.

Ecco che il Tribunale di Cosenza con la sentenza n. 914 del 25 maggio 2023 ha ribadito che l’incompletezza della cartella clinica è una circostanza che il giudice di merito, anche in applicazione del principio della vicinanza della prova, può utilizzare ai fini della dimostrazione dell’esistenza di un valido nesso eziologico tra la condotta colposa del medico e il danno sofferto dal paziente, purché sussistano due condizioni: (i) il fatto che il medico abbia tenuto una condotta astrattamente idonea a cagionare il danno; (ii) il fatto che sia proprio la lacunosità della cartella clinica a precludere l’accertamento del nesso eziologico tra condotta e danno.